La dieta nel paziente sottoposto a chirurgia bariatrica

Fondamentale per il paziente sottoposto a chirurgia bariatrica è una corretta dieta che permetta il mantenimento dei risultati nel tempo.

Nel periodo post-operatorio di intervento di chirurgia bariatrica il paziente deve passare a un nuovo approccio dietetico perché anche l’effetto di riduzione del peso ottenuta con successo da un intervento bariatrico non potrà essere mantenuta nel tempo se non si cambia approccio alimentare.

Ecco dunque alcune raccomandazioni:

Indicazioni Comportamentali:

Frazionare l’alimentazione giornaliera in 5-6 pasti distribuiti in modo regolare nel corso della giornata

Masticare a lungo e lentamente ogni boccone, per migliorare la digestione.

Introdurre alimenti nuovi 1 per volta, valutandone gli effetti sulla digestione e sulle perdite dalla stomia (SE PRESENTE), in modo da regolare la propria alimentazione eliminando o semplicemente riducendo la quantità di alcuni alimenti.

Durante la giornata si consiglia di bere almeno 8-10 bicchieri di liquidi (acqua, te, infusi, spremute o succhi di frutta).

Pesarsi una volta alla settimana e segnalare al medico un’eventuale perdita di peso.

Indicazioni Dietetiche:

Cereali e derivati: riso e pasta di semola (asciutti o in brodo), gnocchi di patate, pane comune, polenta, cracker, grissini, fette biscottate, biscotti secchi. Assumerne 1-2 piccole porzioni (30-60 g circa) ad ogni pasto, evitando i prodotti integrali

Carne: assumerne 2-3 volte a settimana 1 porzione, scegliendo tagli magri; 2-3 volte a settimana prosciutto cotto o crudo sgrassati, bresaola o carne in scatola, da utilizzare anche come spuntino, accompagnati da una porzione di cereali

Pesce: assumere 2-3 volte a settimana 1 porzione di pesce fresco o surgelato; limitare l’assunzione di quello conservato in scatola a 2-3 volte al mese

Uova: sode o alla coque, 1-2 volte a settimana

Latticini: reintrodurli gradualmente iniziando con yogurt (anche 1 vasetto al giorno) e formaggi (2-3 porzioni a settimana); se gradito, reintrodurre il latte in piccole quantità, da aumentare progressivamente in base alla tolleranza. Se il latte causa diarrea o flatulenza sostituirlo completamente con lo yogurt, anche del tipo con fermenti probiotici per riequilibrare la flora intestinale

Frutta: mela e banana, iniziando con moderate quantità (mezzo frutto), da aumentare eventualmente secondo l’andamento delle perdite dalla stomia

Ortaggi: patate e carote bollite, da utilizzare anche per la preparazione di minestre con aggiunta di riso; 1-2 porzioni al giorno

Condimenti: si possono utilizzare liberamente salsa di pomodoro, succo di limone, aceto, sale e aromi, evitando le spezie irritanti tipo pepe e peperoncino; è possibile utilizzare olio di oliva o semi, aggiunto preferibilmente a crudo (2-3 cucchiai al giorno), e formaggio grana o parmigiano da aggiungere ai primi piatti (1 cucchiaino a pasto). 

Dolci: limitare il consumo di dolci particolarmente elaborati, con creme o che contengano frutta secca

Dopo 4 settimane, se l’alimentazione è ben tollerata, reintrodurre gradualmente la frutta e la verdura, evitando l’assunzione delle bucce e dei semi, fino a tornare ad un’alimentazione varia.

L’assunzione di legumi, vegetali della famiglia dei cavoli, cipolla e aglio possono causare flatulenza e feci maleodoranti. Lo stesso effetto può essere causato anche dall’assunzione di pesce, uova e cibi particolarmente grassi. Valutare singolarmente la propria tolleranza a questi alimenti.